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Eccitazione sessuale

Le informazioni contenute in questo articolo sono di natura scientifico-divulgativa e non si sostituiscono alla valutazione professionale che deve tenersi in un setting clinico adeguato.

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Tempo di lettura: 4 minuti

Maschio e femmina: similitudini e differenze

Si può definire l’eccitazione come un processo dall’andamento fluttuante caratterizzato da sensazioni di piacere e accompagnato da caratteristiche espressioni fisiologiche. Dunque, contrariamente a quanto spesso si crede, l’eccitazione sessuale non ha un fluire lineare e crescente. L’espressione fisica della stessa può variare sia nel corso del singolo incontro sessuale, sia nel corso del ciclo di vita. Essa è strettamente correlata con il vissuto emotivo e i processi cognitivi che anticipano, accompagnano e seguono l’attività, escludendo cause organiche, endocrinologiche, farmacologiche e/o di abuso di sostanze.

Il grado di eccitazione varia in ogni istante e le fluttuazioni possono raggiungere notevole ampiezza e mutevolezza nel corso dell’attività sessuale. Tali oscillazioni diventano più evidenti e ampie con l’avanzare dell’età. Infatti nella giovinezza l’eccitazione è prevalentemente originata da fattori psicogeni (pensieri sessuali, fantasie, immaginazione, intimità, soddisfazione emotiva, stimoli sensoriali), con il trascorrere dell’età risultano maggiormente efficaci a tal fine fattori periferici (stimolazione degli organi genitali, stimoli tattili e termici delle aree genitali e perigenitali). La combinazione di questi due fattori nel raggiungimento dell’eccitazione sessuale tuttavia varia da individuo a individuo e il tipo e il tempo di stimolazione necessaria nonché il contesto in cui si realizza sono componenti personalizzate.

L’eccitazione quindi può essere anche considerata come un’esperienza soggettiva accompagnata da una forte motivazione che predispone al coito e permette di esperire sensazioni di piacere tali da avvicinarsi al raggiungimento dell’orgasmo.

“Nel momento in cui il desiderio sessuale inizia a realizzarsi, a partire da un input mentale, o quando, a livello periferico, vengono stimolate le aree erogene in modo piacevole, si innescano molteplici cambiamenti neurofisiologici” (Boncinelli, Rossetto e Veglia, 2018, 118). Le risposte eccitatorie genitali sono il frutto di un complesso processo del sistema nervoso centrale che la persona avverte solo a livello corporeo e spesse volte interpreta come automatico. Ma le funzioni sessuali non riguardano solo gli organi genitali ma anche la “mente”.

“La sessualità è un evento essenzialmente psicosomatico” (Boncinelli, Rossetto e Veglia, 2018, 143). A tal proposito si consideri che a livello genitale non vi sono recettori specifici deputati al piacere ma sono presenti unicamente reattività sensoriali a stimoli di tipo tattile, termico e dolorifico. Questa importante conoscenza scientifica ci dice che ciò che può diventare eccitante per l’individuo deriva da complesse interpretazioni che affondano le radici nella propria storia affettivo-sessuale, si esprimono nel contesto in cui viene vissuta l’esperienza e l’elaborazione di queste informazioni determina la soggettiva valutazione di ciò che viene letto come erotico e ciò che non lo è.

 

Cosa avviene nel maschio e nella femmina quando sono eccitati?

L’espressione corporea dell’eccitazione è più riconoscibile nel maschio e meno nella femmina questo perché gli organi genitali nei due sessi hanno conformazioni differenti. L’erezione nel maschio infatti è un segnale fisico più evidente rispetto alla lubrificazione femminile. In entrambi i casi, tuttavia, si presenta una vasocongestione dei tessuti genitali che causa l’erezione nel maschio e il turgore del clitoride e la tumescenza (gonfiore) della vagina nella femmina. A livello maschile inoltre si innesca la secrezione delle ghiandole di Cowper mentre a livello femminile la trasudazione dei vasi che irrorano la vagina generano la lubrificazione della stessa.

 

Se dovessimo schematizzare le modifiche fisiche osservabili durante la fase dell’eccitazione potremmo osservare quanto segue.

MASCHIO (Rochira, 2018):

  • aumento della tumescenza peniena e avvio dell’erezione
  • secrezione delle ghiandole di Cowper (vedi note di anatomia maschile)
  • contrazione dello scroto (vedi note di anatomia maschile)
  • sollevamento dei testicoli (vedi note di anatomia maschile)
  • aumento del battito cardiaco
  • rossore cutaneo

Note di anatomia maschile: Le ghiandole di Cowper sono piccole ghiandole endocrine, da 3 a 5 mm di diametro, situate alla radice del pene. La loro funzione è la produzione di un liquido denso e viscoso, trasparente (chiamato anche liquido pre-eiaculatorio) che durante la fase di eccitazione emerge come piccole quantità di fluido che procede dall’uretra alla cima del pene. I testicoli fanno parte dell’apparato genitale e sono racchiusi all’interno dello scroto. Essi hanno la funzione di produrre gli spermatozoi e alcuni ormoni. I testicoli pendono fuori dal corpo per poter mantenere una temperatura leggermente più bassa utile alla produzione dello sperma. Lo scroto è la parte che racchiude i testicoli. La sua forma e le sue dimensioni variano in base all’età, alla temperatura, alle malattie e agli stati emotivi.

 

FEMMINA (Veglia, 2005):

  • aumento afflusso sanguigno
  • rossore cutaneo
  • erezione dei capezzoli
  • aumento turgore delle piccole labbra (vedi note di anatomia femminile)
  • retrazione delle grandi labbra (vedi note di anatomia femminile)
  • erezione clitoride (vedi note di anatomia femminile)
  • inizio dilatazione vaginale (vedi note di anatomia femminile)
  • mucosa vaginale scurita
  • lubrificazione della vagina

Note di anatomia femminile: l’area genitale esterna viene chiamata vulva ed è costituita da monte di Venere, grandi labbra, piccole labbra, clitoride. Le grandi labbra sono pieghe carnose di tessuto ricoperte di peluria a partire dalla pubertà che racchiudono e proteggono gli altri organi genitali esterni. Le piccole labbra sono ricoperte da mucosa e possono avere varie ampiezze, forme e colore, si trovano all’interno delle grandi labbra e circondano l’apertura della vagina e dell’uretra. Il clitoride è situato tra le piccole labbra all’estremità superiore ed è una piccola sporgenza molto sensibile alla stimolazione sessuale.
La vagina fa parte degli organi genitali interni ed è coinvolta nella stimolazione sessuale. La vagina ha un confine fisico dato dal collo dell’utero che impedisce il proseguire del movimento al suo interno da parte del pene, delle mani, dei sex toys. Essa permette di collegare gli organi genitali esterni con quelli interni. Le pareti della vagina sono, nella maggioranza delle occasioni, una contro l’altra dunque per vederne l’apertura è necessario scostare le piccole e grandi labbra. La vagina è elastica, tiepida, accogliente, morbida e tonica se mantenuta tale. La vagina non sale dritta verso la pancia ma il pene spinge verso la schiena. Essa è rivestita da mucosa e ha una lunghezza di circa 10-12cm.

 

Come suggerisce Shirley Maclain: “Il sesso non riguarda quasi mai il sesso”.

 

Bibliografia:

Bader M. (2018), Eccitazione. La logica segreta delle fantasie sessuali, Raffaello Cortina Editore, Milano.

Boncinelli V., Rossetto M. e Veglia F. (2018), Sessuologia clinica. Modelli di intervento, diagnosi e terapie integrate, Erickson, Trento.

Rochira, V. (2018), Fisiologia erezione, eiaculazione e orgasmo maschile, tratto da www.siams.info

Veglia F. (2005), Manuale di educazione sessuale. Vol. 2: Interventi e percorsi secondo il metodo narrativo, Erickson, Trento.

Isabella Deambrosis

Psicologa Psicoterapeuta ed Esperta in Sessuologia Clinica

Il mio approccio alla sofferenza è fatto di parole prudenti e misurate che non arrechino turbamento inutile, parole rispettose della persona che di fronte a me sta condividendo, spesso con fatica, pagine della propria vita. Su questi valori si fonda la mia idea di relazione terapeutica.

Scrivo questo blog perché mi piace condividere informazioni che possano essere utili a chi sente di avere difficoltà e non sa come spiegarsele, vorrei aiutare le persone a trovare delle prime parole che possano delineare una cornice di riferimento a quello che provano e sarebbe bello che questo blog potesse rappresentare un approdo per tutti coloro che sono curiosi e amano avere nozioni sulla “psiche” e il suo funzionamento.

Le informazioni contenute nel blog sono di natura scientifico-divulgativa e non si sostituiscono alla valutazione professionale che deve tenersi in un setting clinico adeguato.